Qualche settimana fa Gigi ha avuto il piacere di essere intervistato da Luca di Outdoortest.it a proposito di come scegliere una Splitboard. Di seguito vi riportiamo alcuni punti dell’intervista, ma se volete leggerla per intero potete cliccare qui.
Innanzitutto, quali sono le differenze principali tra una tavola da snowboard e una splitboard?
Le tavole da snowboard e le splitboard condividono l’obiettivo di scivolare sulla neve ma sono progettate per scopi diversi. Le tavole da snowboard sono progettate per le discese in pista e fuoripista, offrendo manovrabilità e varietà per ogni stile di rider. Le splitboard, divisibili in due parti, sono pensate per il backcountry, dove gli impianti non ci sono e richiedono pelli di foca per la salita, offrendo una versatilità unica a scapito della gestione, per esempio di trick o freestyle in generale.
Un aspetto da considerare è l’importanza del peso. Molti produttori di splitboard offrono versioni più leggere o modelli enfatizzati per la loro leggerezza. Il peso diventa un fattore critico quando si prevedono escursioni lunghe o con significativi dislivelli. Per coloro che si avvicinano al mondo delle splitboard, le versioni base, più economiche, possono essere sufficienti e adatte a svolgere le stesse funzioni delle versioni avanzate. Per i rider con piedi più grandi sono disponibili anche le versioni wide.
Per chi non conosce il mondo delle pelli di foca, a cosa servono e quali caratteristiche devono avere per chi è alle prime armi con una splitboard?
Le pelli di foca consentono la salita su neve, attaccandole sotto le splitboard. Per i principianti, è cruciale scegliere pelli facilmente adattabili alla splitboard, intuitive da usare, con un buon equilibrio tra grip e scorrevolezza, e facili da mantenere. La combinazione di mohair e nylon offre un compromesso ideale tra prestazioni e maneggevolezza. In origine le pelli erano di derivazione animale, oggi sono fatte in materiali sintetici (nylon) o in fibra tessile di origine animale (mohair) ricavato dal pelo della capra d’Angora.
Anche gli scarponi devono essere specifici?
Non è strettamente necessario utilizzare scarponi specifici per la splitboard, ma alcuni modelli offrono vantaggi in termini di supporto, flessibilità e compatibilità con gli attacchi. È importante trovare un equilibrio tra comfort e performance, considerando anche la qualità costruttiva e la protezione dagli elementi. Quando si sale di livello diventano importanti in modo particolare nei traversi.
In questa nuova disciplina l’attrezzo dovrà affrontare anche la salita. Ci sono situazioni dove la splitboard è svantaggiata rispetto ad uno sci d’alpinismo?
Sì, in situazioni come traversi su pendii ripidi o terreni irregolari, essendo più larga, la splitboard può essere meno maneggevole rispetto agli sci d’alpinismo. Tuttavia, scegliendo pelli di qualità, regolando correttamente gli attacchi e migliorando la tecnica di salita, è possibile mitigare questi svantaggi e godersi la libertà offerta dalla splitboard.
A livello di conduzione si percepiscono differenze tra una splitboard e una tavola da snowboard?
Sì, le splitboard tendono ad essere più flessibili e meno reattive rispetto alle tavole da snowboard tradizionali, influenzando la precisione e la manovrabilità in discesa. Tuttavia, i progressi tecnologici hanno ridotto questo divario, e molti rider apprezzano la versatilità e l’accesso al backcountry che le splitboard offrono.
Le uscite in splitboard sono qualcosa di meraviglioso e indescrivibile. Ci riportano a respirare e parlare con la natura in modo unico. Ognuno deve avanzare con il proprio ritmo, con i propri pensieri e sogni…dal 30 marzo al 6 aprile 2024 saremo a fare splitboard nella cornice più magica che esista: i fiordi Norvegesi!
Se vi va di essere dei nostri vi lasciamo il link per scoprire data, prezzo e programma del camp 👉 Splitboard camp in Norvegia
Se invece preferite parlare direttamente con noi e farci tutte le domande che avete in mente potete scrivere direttamente a Gigi su whatsapp al 335 803 6047